Il 3 settembre alle 21.00 al Teatro Olimpico sarà il Mozart “sacro” della Messa in Do minore, K427 di Wolfgang Amadeus Mozart ad inaugurare la decima edizione del Festival Vicenza in Lirica. Il festival è organizzato dall’Associazione Culturale Concetto Armonico, con il sostegno e patrocinio del Ministero della Cultura, Comune di Vicenza, Provincia di Vicenza, AGSM AIM e con il sostegno di preziosi sponsor privati. L’edizione si presenta ricca di appuntamenti musicali di alto livello che arricchiranno, come ormai accade da una decade, il calendario della vita culturale del capoluogo veneto.
Il capolavoro sacro di Mozart sarà diretto dal M° Luca Guglielmi, direttore d’orchestra di enorme eclettismo, in grado di abbracciare un vastissimo repertorio con esecuzioni acclamate per la loro dinamicità espressiva e l’attenzione allo studio storico della prassi. Guglielmi salirà sul podio dell’”Orchestra di Padova e del Veneto”, istituzione musicale italiana tra le più prestigiose, ospite regolare delle maggiori sedi concertistiche internazionali. Accanto alla compagine orchestrale il coro “Iris Ensemble” diretto da Marina Malavasi. Le parti soliste sono affidate a giovani solisti di affermata fama internazionale: Nina Solodovnikova (soprano), Paola Leoci (soprano), Giuseppe Di Giacinto (tenore), Giacomo Nanni (basso).
Il Maestro Guglielmi sarà anche il curatore di una nuova “performing version” della Messa del “cigno” di Salisburgo. La partitura, composta tra il 1782 e il 1783, rappresenta insieme alla celebre Messa di requiem in Re minore K 626 non solo l’apice dell’attività compositiva mozartiana nel campo della musica sacra, ma anche uno dei due lavori incompiuti di Mozart. L’opera fu probabilmente concepita dal compositore come voto d’amore alla moglie Konstanze e il suo manoscritto seguì spesso Mozart nei suoi viaggi durante quegli anni, rimanendo tuttavia incompiuta. La prima esecuzione del 1783 alla Peterkirche di Salisburgo vedrà l’esecuzione della partitura integrata da pezzi provenienti da composizioni sacre precedenti. Tuttavia già pochi decenni dopo, negli anni ’40 dell’Ottocento, si possono contare in area germanica numerosi tentativi di completare l’opera di Mozart, con risultati oggi filologicamente discutibili, ottenuti adattando lavori mozartiani o componendo ex novo i movimenti mancanti.
Guglielmi nel suo lavoro ha seguito una via attenta a quelle che sono le esigenze della musicologia moderna, come racconta lui stesso: “Il completamento che presentiamo in questa sede vuole essere un ulteriore contributo allo state of art della ricerca musicologica e al tempo stesso tentare un’altra via rispetto ai precedenti lavori di più illustri colleghi. Si è trattato di completare la restante parte del Credo e l’intero Agnus Dei/Dona nobis pacem utilizzando il più possibile materiale mozartiano originale e limitare al massimo l’intervento di ricostruzione o composizione su temi esistenti”.
Una serata inaugurale che dunque si prospetta di grande interesse storico-musicale, caratteristica messa sempre in luce dal Festival Vicenza in Lirica. Andrea Castello, direttore artistico del festival, risulta essere entusiasta e soddisfatto delle prime dieci edizioni: “I festeggiamenti per le nostre prime dieci edizioni si aprono nel segno di uno dei più sublimi capolavori della musica. Il nostro obiettivo è quello di emozionare il pubblico offrendo loro esecuzioni che siano sempre di alta qualità artistica e che rappresentino anche un cammino di ricerca “scientifica” in grado di restituire a questi capolavori una loro autenticità. Mozart sarà l’autore più ricorrente di questa edizione, con Don Giovanni (in scena sempre all’Olimpico l’8 e 10 settembre) e con l’interessante spettacolo Scambiamoci di vista del gruppo teatrale del Liceo “Guarino Veronese” di San Bonifacio (in scena al Teatro Olimpico il 7 settembre, ore 21)”.
Tra gli altri appuntamenti del Festival il 4 settembre alle 18.00 al Tempio di Santa Corona un raffinato concerto intitolato Actus tragicus: la Cantata Barocca, diretto dal M° Stefano Bagliano, protagonisti l’Ensemble vocale e strumentale dell’Istituto di Musica Antica del Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano. Chiude il festival il 22 ottobre nella Basilica dei Santi Felice e Fortunato di Vicenza, lo Stabat Mater di Luigi Boccherini: protagonisti il soprano Silvia Frigato e l’ensemble “L’Arte dell’Arco”, direttore dal violino il Maestro Federico Guglielmo.
Numerose come anticipato anche le attività collaterali: il 6 settembre (ore 18.00 Giardino del Teatro Olimpico) e l’8 settembre (ore 18.00 – Libreria Galla1880) dei libri di Francesco Lodola (Casa Ricordi. Una storia italiana) e Alberto Mattioli e Marco Ubezio (Elisabetta – La Regina infinita); il 10 settembre alle 16.30 è la volta invece della presentazione-concerto del nuovo album del baritono Federico Longhi, “VIE Voyage Vocal de la France à l’Italie” con Maria Cristina Pantaleoni al pianoforte e l’intervento del musicologo Alessandro Mormile.
Biglietteria presso il botteghino del Teatro Olimpico (lunedì chiuso): fino al 10 settembre, orari 10-12/15-17
Biglietti
Teatro Olimpico 3, 8 e 10 settembre:
gradinata centrale: € 50 intero; € 45 ridotto*; € 40 convenzionato;
gradinata laterale: € 35 intero; € 30 ridotto*; € 27 convenzionato; € 15 under2
Teatro Olimpico 7 settembre: € 25 intero; € 20 ridotto*; € 18 convenzionato; € 15 under25
Chiesa di Santa Corona 4 settembre: €10
Prove generali aperte al pubblico 2 e 6 settembre: € 25 intero; € 20 ridotto*; € 10 under25