“Due “intermezzi” animeranno l’appuntamento ospitato presso le Gallerie d’Italia – Palazzo Leoni Montanari di Vicenza venerdì 8 settembre alle ore 18.00 . Questo genere di spettacolo teatrale si diffuse in maniera capillare tra fine ‘600 e primi del ‘700 diventando ben presto un ‘entità vera e propria. Domenico Scarlatti con “La Dirindina” ed il suo ‘allievo’ J. A. Hasse con la “La finta tedesca” furono maestri nell’usare astuzie e metodo per ben calibrare questo delicato ingranaggio teatrale che, nato per il servizio (intermezzo proprio perché si poneva tra gli atti dell’opera seria e aveva lo scopo di creare uno stacco ed un puro svago al pubblico) sviluppò ben presto una vita propria . Grazie alla personalità degli interpreti, che godevano di grande libertà teatrale ed espressiva sino ad arrivare ad influenzare il lavoro di librettista e compositore, il genere dell’intermezzo ebbe inattesi quanto brillanti sviluppi.
Impegnati in queste due brillanti ‘pieces’ che narrano in modo burlesco e sostanzialmente paradossale, come è a tratti la realtà (i sistemi della giovane ed inesperta cantante Dirindina per giungere anzitempo al debutto teatrale non sono molto diversi da alcuni suoi colleghi contemporanei) storie leggere e divertenti atte ad intrattenere il pubblico con lazzi, duelli e mille altre scene di genere, saranno alcuni giovani cantanti a testimonianza ancora una volta dell’occhio di riguardo che da sempre il Festival “Vicenza in lirica” rivolge ai giovani.
Ne “La Dirindina” di D. Scarlatti vedremo impegnati Lorenzo Malagola Barbieri quale Don Carissimo, Sabrina Cortese quale vispa Dirindina e Giuseppe Montagno nel ruolo di Liscione. Ne “La finta tedesca” di J. A. Hasse, che troverà presso Palazzo Leone Montanari la sua seconda esecuzione in tempi moderni (la prima avvenne durante la 69^ Stagione del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto) ascolteremo nuovamente Lorenzo Malagola Barbieri e Sabrina Cortese, quest’ultima già peraltro impegnata nella già citata prima ripresa dell’opera a Spoleto.
Il M. Gianluca Dettori dirigerà i solisti dell’Orchestra Sinfonica dei Colli Morenici: Leonardo Bellesini, Massimiliano Brutti, Costanza Scanavini, Lorenzo Gugole (violino), Eva Impellizzeri (viola), Silvia Dal Paos (violoncello) e Elisa Fanchini (clavicembalo). I costumi saranno realizzati da Sartoria Sattin. Impegnato anche quest’anno nella semi-stage (dopo il felice esito de “La serva padrona” di G. B. Pergolesi dell’edizione 2016) il direttore artistico Andrea Castello si muoverà con l’intento di creare, tra lo spazio reale del suggestivo cortile di Palazzo Leoni Montanari e quello scenico, un ponte ideale in cui la pièce teatrale andrà a sposarsi con quella raffinata armonia che da sempre unisce l’arte alla musica.
I biglietti per lo spettacolo sono aquistabili presso la biglietteria delle Gallerie d’Italia – Palazzo Leoni Montanari.
La quinta edizione del Festival Vicenza in Lirica – dialoghi barocchi è un progetto organizzato ed ideato dall’associazione “Concetto Armonico” con il patrocinio del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, della Region del Veneto e della Provincia di Vicenza, con il sostegno e l’ospitalità del Comune di Vicenza e delle Gallerie d’Italia – Palazzo Leoni Montanari.